Il DDPY può essere un allenamento completo a se, ma può anche essere un ottimo alleato per migliorare le prestazioni quando viene combinato a uno sport.
In questo articolo parleremo quindi di DDPY e sport, un binomio poco approfondito, ma che merita la nostra attenzione.
Oggi vi presentiamo Pam Riley, una guerriera DDPY che ha trasformato la sua vita a 67 anni partecipando alla sfida “Positively Unstoppable Challenge 2022” e arrivando tra i campioni finalisti. Una grande dimostrazione che non è mai troppo tardi per prendere in mano e migliorare la propria vita e che l’età è solo un numero! Ecco la sua storia e speriamo che possa ispirarvi a unirvi a noi nel cambiamento per uno stile di vita più attivo e sano!
Incontriamo il Gran Vincitore della Sfida “Positively Unstoppable” del 2022, Jason Henry.
Ma prima capiamo che cos’è esattamente la Sfida “Positivamente Inarrestabile”?
Da qualche anno il DDPYOGA organizza questa sfida dove si possono sì vincere soldi, ma in realtà c’è molto di più in gioco.
I partecipanti a questa sfida si impegnano per 6 mesi a seguire un programma di fitness e benessere fissando degli obiettivi personali, tracciando i progressi e lavorando per migliorare il proprio stile di vita. Durante questo periodo gli sfidanti documentano il loro percorso con parole, foto e video.
Alla chiusura della sfida vengono selezionati e contattati dei finalisti per delle interviste dal vivo e i vincitori hanno l’occasione di incontrare Diamond Dallas Page al Centro DDPYoga negli Stati Uniti, a Smyrna in Georgia. Tra i vincitori viene in fine selezionato il gran vincitore che ha l’opportunità di vincere fino a 250.000 $ con vincita garantita di 25.000$. Anche gli altri selezionati ricevono comunque dei premi che possono arrivare anche a 10.000 $.
Tralasciando l’aspetto economico che è di per sé motivante, il bello di questa sfida è che da la possibilità e gli strumenti per prendere in mano la propria vita e migliorarla, quindi vince anche chi perde!
Tu sei positivamente inarrestabile? Se parli inglese questa potrebbe essere la tua occasione per iscriverti alla sfida e provarlo!
Se sei in cerca di ispirazione guarda la storia di Jason Henry.
“Per diventare il padre migliore possibile, dovevo diventare il miglior ME”
Jason, padre single sapeva che per dimostrare alle sue due figlie che tutto è possibile, doveva prima provarlo a se stesso.
“2 anni e mezzo fa, mi sono pesato ed ero 435 libbre (197 kg). Avevo preso così tanto peso che avevo persino perso la fiducia in me stesso. Mi faceva male anche solo a camminare, ed ero sempre infelice. E, peggio ancora, non riuscivo ad essere il padre che avrei voluto essere per le mie due figlie. Sapevo di dover cambiare vita. Nel 2020, sono entrato nella Sfida “Positively Unstoppable” nella speranza di cambiare. C’ho messo dell’impegno, ma ho anche trovato mille scuse per non filmarmi. Sono entrato di nuovo nel 2021, ma ero in stallo senza perdere molto peso. Di nuovo, nessun obiettivo raggiunto, solo scuse. Ora so che quelli non erano fallimenti; erano lezioni.
Quest’anno (2022) ho fissato tre obiettivi.
Obiettivo 1 – Correre una 5-km (Senza Camminare!). Mi sono iscritto a una corsa da 5k e mi sono allenato. Obiettivo raggiunto! Arrivato 72esimo con un tempo di 32:32! Ho corso per tutto il tragitto? Sì! Ho sorpreso persino me stesso.
Obiettivo 2 – Aumentare la definizione muscolare utilizzando gli allenamenti del programma DDPY Jacked. I risultati? Ummmmm, ho muscoli che non sapevo esistessero e altri che ho solo sognato. I muscoli e la definizione che ho costruito con gli allenamenti DDPY Jacked sono incredibili.
Obiettivo 3 – Volevo perdere altre 30 libbre (14 kg) per arrivare a 235 libbre (106 kg) con un totale di peso perso di 200 libbre (90 kg). Mi sono pesato proprio il mio ultimo giorno di sfida ad esattamente 106 kg.
Ho raggiunto a pieno tutti e tre i miei obiettivi!
Quest’anno, mi sono aperto e mi sono messo in gioco. Mi sono allenato sul palco del Centro DDPYoga con Haydn (Allenamento che ora trovate nella app!). Ho trovato un gruppo di amici, #NoExcusesBrigade, che mi spingono a migliorare. Ho imparato molto quest’anno, soprattutto, che la crescita non avviene nella vostra zona di comfort. Dovete spingervi nelle vostre paure e superarle per essere grandi. Il duro lavoro ripaga!” – Jason
Jason oltre a essere cambiato fisicamente, è cambiato soprattutto mentalmente. Il suo atteggiamento mentale si è trasformato dal trovare delle scuse per rimanere com’era al diventare inarrestabile!
Essendo un padre single di due figlie Jason ha il suo bel da fare, ma non per questo ha lasciato che queste scuse lo intralciassero e ha lavorato per migliorarsi per se stesso e per le sue figlie. E forse proprio questa grande motivazione di essere un padre migliore ha sbloccato i giusti meccanismi per portarlo al suo successo.
Quando gli abbiamo chiesto se volesse aggiungere qualcosa per ispirare i nostri lettori lui ci ha detto: “Onestamente la cosa più grande che mi ha aiutato è stato spingermi nella scomodità. Uscire dalla mia testa e dalla zona di comfort per permettermi di crescere. In poche parole: Non abbiate paura di mettervi a disagio! E’ proprio lì dove avviene la crescita!
La Crescita non avviene nella tua zona di comfort!
Jason Henry – Vincitore della Positively Unstoppable Challenge 2022
Gennaio è arrivato e buona parte delle persone si trova a realizzare di aver abbandonato i buoni propositi dello scorso anno e di non essere nemmeno lontanamente vicino ai risultati sperati.
Il problema sta proprio lì… i risultati sono solo sperati! Mancano le vere azioni concrete per raggiungerli!
Sicuramente sai già che c’è una grande differenza tra avere dei buoni propositi e riuscire a realizzarli.
In questo periodo, dopo le vacanze di Natale, ci si trova a riflettere su quello che si è vissuto, raggiunto e conquistato nell’anno che si chiude e spesso la riflessione apre le porte a un sacco di buoni propositi di cosa potremmo fare meglio nel nuovo anno. Purtroppo però a distanza di poco tempo, addirittura a febbraio/marzo, la stragrande maggioranza di noi avrà già dimenticato le promesse senza riuscire a raggiungere un bel niente.
La situazione molto tipica è quella del rimettersi in forma. Dopo le vacanze di Natale, dopo aver fatto qualche sgarro in più, ci si rende spesso più conto di essere fuori forma, magari ci si accorge di aver preso un paio di chili in più proprio durante quelle vacanze ed ecco che scattano i buoni propositi “da gennaio mi rimetto in forma” “quest’anno sarò davvero bravo con l’allenamento” “da lunedì mangio più sano”, però sappiamo che tra l’idea e poi la sua realizzazione ci sono tantissimi ostacoli che frenano le persone.
Iniziamo quindi a capire come possiamo trasformare i buoni propositi in una vera strategia d’azione da utilizzare nel nuovo anno per crescere e arrivare dove si vuole arrivare.
Una motivazione per cui non si riescono a trasformare i buoni propositi in un piano d’azione strategico è che non si fa una buona riflessione sull’anno che si sta chiudendo. Per pianificare il futuro bisogna aver chiaro dove si è arrivati fino ad ora. Un errore comune a cavallo dell’anno è quello di non andare in profondità a cosa è successo nell’anno che finisce.
Parti quindi dal chiudere l’anno precedente. Prima di affrontare il 2023 dovresti aver chiuso il 2022 e fatto un punto della situazione in cui ti trovi. Se non fai un’analisi approfondita avrai solo una vaga idea di come è andato l’anno perché non è che ti ricordi precisamente cosa è successo lo scorso febbraio o che stato emotivo hai vissuto a marzo. Devi quindi prenderti del tempo per riflettere e andare in profondità su come è stato quest’anno.
L’ideale è tenere un diario giornaliero in cui annoti come vanno le tue giornate, le tue emozioni, i tuoi errori e i tuoi successi. In questo modo alla fine dell’anno sarà più semplice rileggere tra quelle righe e rievocare come si è svolto l’anno e fare il punto della situazione. Se nel 2022 non lo hai tenuto allora dovrai fare un lavoro di ricostruzione a memoria, ma prendi carta e penna e cerca di ricostruire come si è svolto l’anno, ad esempio scrivi se e quando hai abbandonato certe buone abitudini, se ci sono stati momenti di soddisfazione o insoddisfazione, le cose che hai trovato utili e ti sono servite a migliorare o invece quelle che ti hanno fatto perdere tempo. Annota cose nuove che hai imparato durante l’anno e a cosa ti sono servite. Oltre a rievocare i fatto accaduti prova a ricordare in quale stato emotivo ti trovavi in quei momenti.
Una volta tirate le somme dell’anno che si è chiuso e definito la situazione attuale in cui ci si trova. La prima cosa da capire è cosa sono i buoni propositi. Per molti sono solo una vaga idea. Ci rendiamo conto che non siamo stati così bravi in qualcosa e diciamo che diventeremo bravi in quel qualcosa. Purtroppo la cosa strana e paradossale è che se non sei riuscito a fare una determinata cosa fino ad oggi, non c’è nessun motivo reale per pensare che tu ci riesca dal primo di gennaio o da lunedì, se non cambiano dei presupposti.
Se non cambia qualcosa nella modalità di trasformare questi propositi in azioni è abbastanza evidente che non succederà nulla di particolare.
I buoni propositi sono niente meno di quelli che vengono chiamati “obiettivi di risultato” cioè qualcosa che voglio raggiungere, uno stato che voglio realizzare. Un esempio classico è quello di “perdere 10 kg”. Il problema che la maggior parte delle persone tende a enfatizzare questo risultato pensando esclusivamente a quello, ma si dimentica tutti i singoli passi che vanno effettivamente messi in atto per raggiungere quel obiettivo di risultato. Questi step sono chiamati gli obiettivi di processo ossia le singole azioni che mi portano con una buona probabilità a raggiungere quel risultato.
Evidentemente l’idea di perdere 10 kg l’avrai avuta altre volte, ma probabilmente non sei stato in grado di mettere in atto i piccoli passi quotidiani, costanti che ti portano al risultato.
Quindi il fuoco dell’azione per qualsiasi processo di cambiamento e di trasformazione di un proposito vago in un azione concreta è che occorre concentrarsi sulle singole azioni che portano al risultato. Azioni che non hai inserito fino ad ora o che siano diverse da quelle che hai utilizzato fino ad ora.
Riprendi carta e penna e inizia a scrivere. Qual è il tuo obiettivo sul lungo periodo? Quali sono i passi che farai per arrivarci? Sii il più dettagliato possibile. Una volta scritto il tuo piano d’azione inizia! Mettiti subito al lavoro!
Solo tu puoi trasformare Oggi da “Un Giorno … ” a “Giorno Uno!”.
““L’acqua di un fiume si adatta al cammino possibile, senza dimenticare il proprio obiettivo: il mare.”
PAULO COELHO
Per approfondire l’argomento obiettivi di risultato e di processo puoi leggere il nostro articolo cliccando qui.
Quando una persona si prefigge un obiettivo soprattutto sulla forma fisica tende sempre a concentrarsi troppo sul risultato finale. Così facendo è facile perdere di vista i singoli passi necessari per arrivare alla meta. Questo è un errore molto comune se non sappiamo distinguere gli obiettivi di risultato da quelli di processo.
“Tenete un diario della gratitudine. Ogni sera, elencate cinque cose delle quali siete grati. Questo inizierà a cambiare la vostra prospettiva sulla giornata appena trascorsa e sulla vostra vita.”
Oprah Winfrey
Imprimere i propri pensieri su carta e metterli in parole nero su bianco, aumenta la consapevolezza e permette di ottenere preziose intuizioni che a volte, per via di una vita sempre frenetica e di corsa, non si noterebbero a meno che non si inizi a scrivere.
“Per viaggiare lontano non c’è migliore nave di un libro”
Emily Dikinson
Leggere è una parte essenziale delle metodologie per acquisire nuove conoscenze e idee che si possono applicare nella vita di ogni giorno per raggiungere un buon livello di successo. Qualunque cosa tu voglia per la tua vita, ci sono innumerevoli libri su come ottenerlo e nella tua routine mattutina non dovrebbe mai mancare un momento per la lettura.
“Prenditi cura del tuo corpo è l’unico posto in cui devi vivere”
Jim Rohn
Muovere il tuo corpo è fondamentale nelle routine di successo. Inizialmente non focalizzarti su quale sia l’allenamento migliore, l’esercizio perfetto o la durata ideale. Addominali, piegamenti, saltelli, corsa, nuoto, bici, va tutto bene … Semplicemente inizia a muoverti, ora!
“L’immaginazione è tutto. È l’anteprima delle attrazioni che la vita ci riserva”
Albert Einstein
<La visualizzazione creativa è una tecnica che consiste nell’immaginare (visualizzare) delle cose o delle situazioni nella propria mente per provocarne la materializzazione e l’accadimento nella realtà> Magia? Non lo è!