Abbraccia il Freddo con il Metodo Wim Hof: Scopri il Tuo Nuovo Amico Invernale!

Oggi vogliamo raccontarvi la nostra esperienza al workshop di ieri, 10 settembre, presso la bellissima location di BeQui a San Felice del Benaco direttamente sul lago di Garda. La giornata è stata dedicata al Metodo Wim Hof e a come smettere di temere il freddo, ma piuttosto farne il nostro migliore amico.

L’organizzatore di questo evento che ci ha condotto in questa avventura è stato Jacopo Ceccarelli, un insegnante di Anukalana Yoga e istruttore certificato del Metodo Wim Hof. Con un gruppo di 36 persone provenienti da ambienti diversi, alcuni con più conoscenza del metodo e altri meno, ci siamo subito resi conto che stava per iniziare una nuova esperienza che avrebbe arricchito il nostro percorso e messo ulteriori tasselli nella nostra crescita personale.

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La Nostra Prima “VERA” Spedizione al Freddo

Inizia tutto il 12 ottobre 2022, un regalo di compleanno inaspettato e una nuova avventura alle porte.

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Il Corso che ci aspetterà nel week-end dal 24 al 26 febbraio 2023 sarà con Leonardo Pelagotti il primo istruttore avanzato del Metodo Wim Hof in Italia. Nella descrizione c’è un programma che dice che a grandi linee sarà:

Giorno 0: 24 febbraio

  • Arrivo al rifugio Prato Spilla verso le 19
  • Cena al rifugio insieme
  • Presentazione dei partecipanti e del programma del corso e gli obbiettivi di ciascuno
  • Presentazione del metodo Wim Hof e del Programma Oxygen Advantage/Buteyko

Giorno 1: 25 febbraio

  • Conoscere tutte le basi di una buona respirazione
  • Come misurare l’efficienza respiratoria e esercizi per sbloccare la catena respiratoria
  • Tecnologia di base per la respirazione Wim Hof
  • Movimento e Yoga per attivare la circolazione
  • Preparazione mentale per lavorare con il freddo
  • Camminata 1h nel bosco al Lago 1 (1300m)
  • BAGNO AL LAGO con esercizi di esposizione al freddo individuale e riscaldamento
  • Meditazione nel bosco
  • Debrief giorno 1
  • Spiegazione degli studi scientifici del metodo Wim Hof (studio 2014, 2018, 2019) e legame con premio Nobel 2019 per la medicina sull’ipossia e il metodo Oxygen Advantage
  • Meditazione la sera e respirazione per facilitare il sonno e la digestione

Giorno 2: 26 febbraio

  • Attivazione corporale, stretching e yoga leggero
  • Tecnica di respirazione Wim Hof per ridurre l’infiammazione nel corpo
  • Esercizi di respirazione Oxygen Advantage “Breathe Light” e movimento funzionale
  • Camminata nel bosco al Lago 2 (1500m)
  • CAMMINATA IN STILE WIM HOF
  • Tecnica di respirazione Wim Hof per attivare l’energia
  • Tecnica avanzata di generazione del calore con attivazione Grasso Bruno
  • BAGNO AL LAGO con esposizione al freddo multipla e ripetuta
  • Meditazione nel bosco e bagno nel torrente
  • 16.00 Chiusura del workshop

Con un programma già ben strutturato sappiamo cosa ci aspetterà e nonostante le nostre perplessità ci incoraggiamo a vicenda, questo prima di conoscere Leonardo ed Elise che NON seguono i programmi…

2 febbraio 2023 L’avventura si avvicina e si fa sempre più reale. Oggi è arrivata la mail da Leonardo con le istruzioni per il weekend. C’è un cambio di programma che destabilizza le nostre già flebili certezze 🙂 … il rifugio non sarà Prato Spilla ma Lagdei. Stesso parco ma vallata diversa. Da buon “controllore” avevo già guardato tutti i laghi vicino a Prato Spilla per capire dove potevamo andare a fare i bagni ghiacciati etc… altro punto preoccupante è che nella mail Leonardo scrive di portare la “torcia frontale perché non si sa mai … ”

Giorno 0: Viaggio verso Lagdei

Partenza dal paesello natio tra timori, aspettative ed entusiasmo.

Il viaggio in auto fila liscio fino al rifugio, la neve è poca e il tempo quando arriviamo non è dei migliori.

Ci addentriamo per fare due passi nel bosco e subito avvertiamo un freddo intenso a mani e piedi che ci fa pensare al giorno dopo. Usciti dal bosco troviamo Leonardo ed Elise e l’avventura inizia a materializzarsi. Fin da subito capiamo che sono due persone speciali, appassionate di quello che fanno e con la gioia di condividerlo con gli altri. Ci fanno subito sentire a nostro agio e come ci fossimo conosciuti da tempo.

Pian piano, iniziano ad arrivare i primi avventurieri, ci sistemiamo nelle camere, primo incontro conoscitivo con il gruppo, un po’ di info su cosa ci aspetterà (ma non troppe), cena e letto.

Giorno 1: L’Immersione nel lago ghiacciato

Il primo giorno pieno dell’esperienza è iniziato in un’atmosfera surreale: nuvole basse, pioggerella autunnale e un po’ di nebbia che avvolgeva il paesaggio circostante mentre io, Laura e il gruppo ci preparavamo per salire al lago Santo e fare la nostra prima “immersione” nel lago ghiacciato. Iniziamo la giornata con Respirazione, Yoga, colazione, breve spiegazione e partenza verso l’ignoto 😊. In un’oretta e mezza di cammino tra neve dura e ghiaccio arriviamo a destinazione.

Il giorno prima Leonardo aveva preparato l’arena di ghiaccio che è stata però dissolta dalla pioggia. Il “buco” circondato da 40 cm di ghiaccio era là ad aspettarci. L’acqua aveva una temperatura di soli 3°C ma l’abbiamo scoperto il giorno dopo, mentre l’aria intorno a noi era appena sopra lo zero, a 4 / 5°C, con un grado di umidità tale che faceva percepire tutto più intenso.

Dopo una breve sessione di riscaldamento fisico e di respirazione, siamo entrati nell’acqua gelida. La sensazione era intensa e penetrante, ma abbiamo cercato di concentrarci sulla respirazione per distrarre la mente dalla sensazione di freddo. Incredibilmente, abbiamo sperimentato una sorta di connessione con l’ambiente circostante, come se il nostro corpo stesse adattandosi al freddo anziché resistere ad esso.

In un attimo eravamo di nuovo nel bosco, in costume, con la pelle arancio e una sensazione di calore indescrivibile che dà dentro ci usciva dalla pelle. Oltre alle sensazioni fisiche, l’onda di emozioni era costante e rendeva tutto amplificato all’ennesima potenza.

Ci rivestiamo, con svariate difficoltà per il freddo e l’umidità e facciamo ritorno al rifugio, per un momento di condivisione con il gruppo di quello che ognuno di noi aveva sperimentato. Rimaneva giusto il tempo di cambiarci per la cena, ma Leonardo (che non offriva mai “spoiler”) ci invitava a uscire nel bosco, al buio, con costume, salvietta e torcia frontale per un bagno nel torrente. Adrenalina a mille!

Cena, respirazione per prepararci al sonno e letto, non sapendo cosa ci aspettasse il giorno dopo 😊. O meglio, una vaga idea del programma c’era per esclusione ma il meteo aveva in serbo per noi qualcosa di speciale.

Giorno 2: Sfida alla Tempesta di Neve

Il secondo giorno ha portato una nuova sfida: l’esposizione al freddo durante una tempesta di neve a -6°C, indossando solamente pantaloncini. La vista del paesaggio innevato era mozzafiato, ma la sfida era reale e palpabile. Sapevamo che la chiave per affrontarla con successo sarebbe stata la combinazione di respirazione e focus.

Anche il secondo giorno abbiamo iniziato la giornata con una sessione di respirazione, yoga, colazione leggera, e poi esserci caricati nel cerchio tribale, immersi in una profonda concentrazione, ci siamo avventurati nella tormenta di neve. In coppia con i nostri buddies, passo dopo passo, sferzata di vento dopo sferzata di vento.

Nei momenti di difficoltà, seguendo i preziosi consigli di Leonardo abbiamo sentito il calore diffondersi nel corpo, una sensazione che contrastava con il freddo percepito all’esterno.

Mentre camminavamo attraverso la neve alta, abbiamo continuato a concentrarci sulla respirazione e sulla consapevolezza del momento presente. Non c’era altro modo che restare nel qui e ora. Sembrava quasi che il freddo esterno fosse meno oppressivo, come se la mente avesse trovato un modo per mitigarne l’impatto. Ogni passo era un’opportunità per connetterci con la forza interiore. Ogni minima distrazione un passo falso per far entrare il freddo.

Arrivati in cima, dopo un’oretta e mezzo, come predetto da Leonardo siamo stati assaliti da sensazioni fortissime, freddo, difficoltà a muovere gli arti, mani che pulsavano. Era il momento più difficile e delicato, rivestirsi e scaldarsi in fretta con balli ed esercizi vari. Riprendere il controllo non è stato facile ma è stato parte del percorso.

Le Lezioni Apprese

Dopo quasi 48 ore straordinarie di esposizione al freddo, meditazione e respirazione controllata, abbiamo avuto modo di riflettere su ciò che abbiamo imparato da questa esperienza unica alla quale ancora facciamo fatica a credere.

La Mente è Potente: La meditazione e la respirazione possono svolgere un ruolo cruciale nel modellare la nostra percezione del freddo e della sfida. Attraverso il focus mentale, possiamo ridurre l’impatto negativo del freddo e dello stress in generale sul nostro corpo.

Connessione con la Natura: L’immersione nel ghiaccio e la camminata nella tempesta di neve ci hanno fatto sentire parte integrante della natura, piuttosto che semplicemente dei suoi spettatori. Questa connessione più profonda ha alimentato uno spirito di gratitudine e rispetto per il mondo che ci circonda.

Il secondo giorno riguardando il lago mi è scesa più di una lacrima di gratitudine per quello che mi aveva dato.

Sfida e Crescita: Uscire dalla zona di comfort e affrontare situazioni difficili può portare a un notevole sviluppo personale. Le sfide fisiche e mentali ci spingono a superare i nostri limiti autoimposti e a scoprire riserve di forza che potremmo non aver mai pensato di avere.

Questa esperienza rimarrà per sempre una testimonianza del potenziale umano di adattarsi, superare le sfide e trovare connessione e saggezza nella natura circostante.

Se c’è una cosa che abbiamo imparato, è che le esperienze più straordinarie spesso provengono da momenti di sfida e di uscita dalla propria zona di comfort. Per me è dura ammetterlo ma è così 😊

Puoi vedere parte della nostra esperienza cliccando il link:

E così, con Laura ci siamo lanciati in un’avventura di 2 giorni che ha combinato esposizione al freddo, meditazione e respirazione controllata, ispirata dall’approccio del metodo di Wim Hof e non solo. Chi l’avrebbe mai detto!

Il bello arriva adesso perché quello che abbiamo imparato va coltivato per raccoglierne i frutti! Abbiamo infatti già completato il corso “Il Potere del Respiro” per approfondire l’argomento e attendiamo l’inverno per sperimentare di nuovo in natura il metodo e i suoi benefici.

Se qualcuno vuol saperne di più o farsi un bagnetto con noi contattateci! Non siamo istruttori del metodo ma saremo contenti di condividere la nostra esperienza!

Se volete scoprire di più sul metodo Wim Hof trovate vari articoli in lingua italiana sul sito di Leonardo e Elise “Inspire Potential”.

Un ringraziamento speciale va anche al gruppo che fin da subito si è dimostrato affiatato e unito. La forza del gruppo è stata la marcia in più per affrontare le sfide dovute alle “condizioni avanzate” di quello che doveva essere un semplice corso “base”! Arrivederci guerrieri! Grazie di cuore! – Alessandro e Laura